Con l’era Covid sembrerebbe arrivato un nuovo modo di approcciarsi al lavoro, restando a casa per evitare spostamenti, traffico e assembramenti. Questo nuovo modo di approcciarsi al lavoro è lo smart working.
Ma questo lavoro, considerato sicuro e flessibile, in realtà presenta limitazioni e aspetti negativi, a partire dalla sedentarietà ‘obbligata’ e da postazioni di lavoro non sempre biomeccanicamente ottimali, soprattutto perché incrementa stress e tensioni muscolo-tendinei. Questi fattori possono così attivare alcuni effetti indesiderati, tra cui mal di testa, cervicalgie o dolori articolari. Per prevenire o alleviare tali disturbi si può provare a correggere la postura e a eseguire esercizi mirati.
Dunque, la mancanza di comfort lavorativo può essere ritenuta un elemento favorente l’insorgenza di mal di testa o di altri dolori posturali da smart working.
Scrivania: la postura corretta
La postura corretta da scrivania è la seguente.
Prima di tutto, è consigliato sistemare su un apposito rialzo lo schermo (per i pc fissi) o il laptop: in tal modo evitiamo già di abbassare il collo a scapito di un tratto cervicale sempre più curvo e non ricurvo fisiologicamente. È poi importante utilizzare una sedia ergonomica, al fine di permettere alla schiena di rimanere appoggiata allo schienale. Occorre poi sistemare un appoggio sotto i piedi, in modo da tenerli in flessione dorsale di 45° circa. Infine, i gomiti dovrebbero stare appoggiati con le braccia flesse, in modo che solo le mani, indi le dita, siano in posizione di lavoro sulla tastiera, anch’essa rialzata.
Esercizi fisici per lo smart worker
Ecco quindi qualche esempio di esercizio posturale, alla portata di tutti.
Il doppio mento: da seduti, spingete leggermente la testa indietro, come a voler simulare il doppio mento, tenendo lo sguardo fisso in avanti. Mantenete la posizione per qualche secondo (5″ è l’ideale), poi rilasciate. 2 serie x 15 volte.
Collo di gallina: da seduti o in piedi, compiendo un movimento lento, guardate al soffitto, sommate contemporaneamente le mani dietro la schiena retraendo i gomiti. Ritornate lentamente in posizione neutra. 2 serie x 15 volte.
Mani al capo: in posizione seduta, retraete il collo, poi portate le mani intrecciate dietro la testa con i gomiti aperti. Da questa posizione lentamente portate la testa in basso e chiudete i gomiti. Fermatevi quando sentite allungare la parte posteriore del collo. 1 serie x 10 volte.
L’asciugamano: da seduti, con un asciugamano arrotolato sotto la nuca. In questa posizione spingete il collo all’indietro (in retrazione) e contemporaneamente flettetelo verso il basso. Mantenete la posizione per 5″ x 10 volte.
In alto i gomiti: distesi proni, a pancia in giù, con le mani incrociate dietro il collo, sollevate entrambi i gomiti da terra contraendo i muscoli tra le scapole in modo da avvicinare l’una all’altra. Mantenete per 5″ x 10 volte.
A carponi: carponi, con mani e ginocchia a terra (esercizio della posizione del gatto), curvando la schiena in flessione e estensione, seguendo col capo e bacino. 2 serie x 15 volte.
Questi sono solo alcuni degli esercizi consigliati per fare un’autotrattamento a casa nelle pause di lavoro. Qualora il dolore persista, si consiglia di rivolgersi al proprio terapeuta o chinesiologo per valutare la propria condizione di salute.