Soffri di colite spastica?
Quando si sommano una serie di disturbi intestinali cronici, sul tratto dell’intestino crasso chiamato colon, si manifesta una patologia conosciuta meglio come la sindrome della colite spastica o colon irritabile.
Di tale sindrome soffre circa il 15% della popolazione italiana, con un maggior numero di soggetti tra la popolazione femminile e con un’età media compresa tra i 20 e 40 anni.
Le cause della sindome del colon irritabile
Secondo le ipotesi più attendibili, ultimamente confermate dalla MacMaster University (Canada), all’origine della condizione ci sarebbe una comunicazione anomala tra cervello e fibre nervose che innervano intestino e muscolatura liscia intestinale.
Una delle cause possibili più frequenti è il fattore psicosomatico: ansia, depressione, stress e stati emotivi instabili, possono somatizzarsi e si cronicizzarsi. In questi casi, gli stati irritativi possono peggiorare se presenti altri scompensi come alterazioni ormonali, abuso di alcuni farmaci (tra cui i lassativi e/o antiinfiammatori), assunzione eccessiva di determinati cibi (latticini, alcuni carboidrati, cioccolato, tè, caffè, alcune verdure e legumi). Altre cause in grado di scatenare una irritabilità del colon possono essere tumori o infezioni virali e batteriche.
Le conseguenze della sindrome del colon irritabile
La continua infiammazione del colon a lungo andare provoca scompensi di natura posturale, come una verticalizzazione del tratto della colonna lombare, dovuta quest’ultima a una alterazione dei muscoli di sostegno degli organi interni. Essi provocano rigidità dei muscoli anteriori dell’addome, determinando così una retroversione patologica del bacino con conseguente verticalizzazione lombare.
Altre conseguenze spesso si manifestano con dolori addominali associati a crampi, meteorismo, stitichezza o diarrea (anche alternate), alitosi, astenia. Nel peggiore dei casi si possono formare metastasi.
Come interviene la Chinesiologia Sensoriale™ sul colon irritabile
Il metodo mira sia alla riduzione della tensione del tratto addominale, sia al riequilibrio della muscolatura liscia del colon. Favorendo l’azione antagonista dei muscoli che vanno a creare l’antiversione del bacino, evitando un susseguirsi di scompensi posturali globali grazie a esercizi specifici di rieducazione del tratto lombare, il tutto sommato all’utilizzo di frequenze sonore specifiche le quali vanno a rilassare e riequilibrare la muscolatura liscia del colon. Quest’ultimo si avvale del metodo della vibrazione aptica sensoriale, ovvero l’appicazione di un dispositivo woojer sul lato dell’addome corrispondente al tratto del colon da trattare, il quale emette delle vibrazioni specifiche in base alla frequenza di riequilibrio del colon, insieme all’ascolto della frequenza tramite delle cuffie col fine di stimolare la neocorteccia di riferimento al colon. Questi interventi, assieme alle tecniche di respirazione che lavorano sul diaframma, permettono di distendere le fibre muscolari dell’addome da un lato, e dall’altro di stimolare (grazie alle frequenze sonore) l’equilibrio della muscolatura liscia dell’intestino, riducendo e annullando così gli stati di infiammazione cronica.