Il mal di testa, anzi, i mal di testa
La cefalea, o più comunemente “mal di testa”, è il nome che viene attribuito al dolore che colpisce la regione cranica e/o il viso. Ne esistono svariate forme e moltissime sono le cause e concause.
La cefalea può infatti comparire come patologia primaria o secondaria rispetto a un altro disturbo.
Cefalee primarie
Le cefalee primarie sono quelle forme in cui il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie. Le più frequenti cefalee primarie sono la cefalea a grappolo, l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo.
Le cause, la durata e il tipo di dolore variano a seconda della cefalea: si va da cefalee che durano pochi secondi ad altre che possono durare anche diversi giorni o settimane, provocate da diversi fattori, tra cui quelli ormonali e alimentari, dallo stress, da posture scorrette, ma anche da eccesso di attività fisica e tanti altri fattori che ne diventano, pertanto, la causa primaria.
Cefalee secondarie
Nelle cefalee secondarie, il mal di testa deriva da una ben definita e precisa malattia sottostante. Tra queste: sinusite, nevriti o nevralgie craniche, infezioni e infiammazioni, malformazioni vascolari, aumento della pressione endocranica, tumori del cervello o altre lesioni o emorragie.
Possono determinare cefalea anche la febbre, l’ipertensione arteriosa, le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, i traumi cranici, il glaucoma e altri problemi alla vista.
I sintomi e i segni che generano un mal di testa sono svariati. Tra questi si evidenziano:
- vomito
- nausea
- dolori facciali
- fonofobia (ipersensibilità ai suoni)
- fotofobia (ipersensibilità alla luce)
- insonnia
- mal di denti
Quali pratiche per quali cure?
Come è facile intuire da quanto appena descritto, individuare un mal di testa, associarlo a una causa o concausa e riportarne i segni e sintomi non è affatto semplice se non si adottano specifiche indagini diagnostiche.
Di conseguenza, anche l’associazione dei farmaci rischia di risultare inadeguata se non si è risaliti alla causa, prima ancora che puntare ad alleviare il dolore.
Il primo fattore più importante in caso di mal di testa cronico è dunque accertarne le cause, e spesso anche un esame diagnostico è insufficiente a stabilirlo, vanificando così anche il successivo trattamento. In altri casi, anche se è stata ritrovata la causa, è possibile che non si riesca a trovare subito una cura farmacologica adeguata.
Come interviene la Chinesiologia Sensoriale™
L’intervento della Chinesiologia Sensoriale™ nel trattamento delle cefalee può essere di due tipi:
- quello che agisce direttamente sul dolore se non si conosce la causa;
- quello di agire sulla causa qualora se ne sia a conoscenza, come per esempio nel caso di uno stato ansioso o legato allo stress, o ancora di una tensione muscolare sul tratto cervicale.
Partendo da un’accurata valutazione conoscitiva condotta con un’anamnesi specifica per il singolo individuo, l’approccio adottato dalla Chinesiologia Sensoriale procede con l’associare a una tecnica chinesiologica respiratoria l’utilizzo di determinate frequenze sonore.
Questo perché, da un lato, la respirazione aiuta ad aumentare e accumulare i livelli di ossigeno a livello cerebrale mentre, dall’altro, le frequenze sonore – selezionate in fase di visita in base all’efficacia soggettiva – vanno a ‘riequilibrare’ gli sbilanciamenti nell’attività del cervello attraverso una stimolazione neurologica, rimettendo così in equilibrio l’attività cerebrale dei due emisferi. Rilasciando endorfine con l’obiettivo di ridurre la cefalea e mantenere uno stato di calma il più a lungo possibile.
In questo caso, dunque, la Chinesiologia Sensoriale™ ottiene il massimo rendimento a partire dall’applicazione del suono alle tecniche della chinesiologia classica.